Escursione al Parco Nazionale di Thingvellir

Ti sei mai chiesto cosa succede durante uno dei nostri viaggi di gruppo?
Questo blog post è dedicato all’avventura che abbiamo vissuto in Islanda ad agosto, durante la prima data di “Islanda 360”. Per scriverlo, ci siamo basati sul diario della viaggiomane Patrizia, che ha documentato di giorno in giorno la scoperta dei luoghi più belli lungo il Circolo d’Oro.
Grazie Patrizia per aver condiviso con noi i tuoi appunti di viaggio! 🤗

Giorno 1

Partiamo da Malpensa alle 17 e arriviamo a Reykiavik alle 19. Ci attende Matteo, il coordinatore di questo viaggio, finalmente lo conosciamo di persona! Prendiamo le auto e dopo una buona cena in un ristorante deserto raggiungiamo il nostro hotel nella periferia della città. Nuovi paesaggi tra antiche colate laviche. Tempo coperto, ma niente vento.

Giorno 2

Escursione sul vulcano Fagradalsfjall

Partiamo per l’escursione sul vulcano attivo FAGRADALSFJALL, che viene e monitorato dal 21 marzo 2021. Ancora non lo sappiamo, ma ci aspettano dei paesaggi lunari indimenticabili. Il trekking per avvicinarci alla colata lavica e vedere la bocca di questo basso vulcano attivo dura circa 60 minuti. Camminare sulla colata è un’esperienza unica: su alcuni tratti il terreno è caldo, e da alcuni punti esce il fumo. È davvero emozionante: il paesaggio è primordiale, si sente la potenza della natura. Matteo fa volare il suo drone per farci osservare il vulcano da angolature che altrimenti sarebbe impossibile vedere dal vivo. Già tutto questo vale il viaggio…
Passiamo il pomeriggio al famosissimo centro termale BLUE LAGOON, una grandissima piscina di acqua geotermale azzurra, circondata da un paesaggio straordinario di rocce laviche nere. La struttura è decisamente moderna, con tanti servizi: sauna, bagno turco, cascate, grotte e zona relax al coperto con vista laguna. C’è anche la possibilità di farsi fare un massaggio in acqua! C’è addirittura un bar dove si può ordinare da bere e consumare il drink, il tutto sempre a mollo! Decidiamo di farci una maschera con il fango di silice mentre ci crogioliamo nell’acqua caldissima.

Giorno 3

Campo adibito all'essicazione del pesce

Lasciamo Reykiavik per iniziare il nostro viaggio lungo il GOLDEN CIRCLE, un percorso nel quale si trovano tre dei luoghi più visitati in Islanda. Inoltre Matteo ci fa fare qualche deviazione per farci scoprire dei luoghi meno famosi in cui si è imbattuto durante le sue tante scorribande in Islanda. Oggi per esempio ci fermiamo in una struttura decisamente islandese: un enorme campo per l’essiccazione delle carcasse dei pesci…quanti sono! A migliaia, in mezzo al nulla. Non avevo mai visto niente di simile!

La prima tappa è il Parco Nazionale di THINGVELLIR, che è patrimonio dell’Unesco. Qui la geologia si fonde con la storia: è chiaramente visibile la faglia tra le placche tettoniche euroasiatica e nordamericana, che continuano ad allontanarsi e hanno contribuito, milioni di anni fa, alla nascita dell’Islanda. Scopriamo così che l’Islanda è una terra relativamente “giovane” rispetto alle altre aree del pianeta. Il paesaggio qui è di roccia lavica coperta dal verde brillante del muschio. La vegetazione è bassa, con qualche betulla qua e là ed è attraversata da molteplici piccoli corsi d’acqua. C’è pure un lago, chiamato Thingvallavatn.

L’origine del nome di questo luogo magico risale al 930 d.C., quando i primi coloni crearono una sorta di governo collettivo con rappresentanti delle varie tribù – il primo parlamento della storia! Questo posto meraviglioso fu scelto come luogo di incontro, e chiamato Thingvellir. Solo nella seconda metà del 1800 fu trasferito a Reykjavik, la capitale.

Arriviamo poi alla seconda tappa di oggi: l’area geotermica di GEYSIR, tra pozze e camini fumanti. Il Grande Geysir ora è fermo, ma STRUKKUR erutta ogni 4 minuti e lo osserviamo innalzarsi più volte. Riprendiamo il viaggio e ci fermiamo a un allevamento di cavalli che conosce Matteo. Scopro che i cavalli islandesi sono leggermente più piccoli dei nostri, ma quello che mancano in stazza lo recuperano in pelliccia. Sono veramente belli!

Infine la terza tappa del Golden Circle è la spettacolare cascata di GULLFOSS, di una potenza straordinaria sia per l’ampiezza che per l’altezza del salto (32 metri!). Siccome questa cascata si precipita in un crepaccio, sembra sprofondare sotto terra! Anche qui natura e storia si incrociano ancora una volta: scopriamo infatti che a inizio Novecento Gullfoss rischiò di essere sfruttata come fonte di energia idroelettrica. Per fortuna Gullfoss venne protetta, e questo fu possibile anche grazie anche a una donna dell’epoca – Sigridur Tomasdttir, che per protestare minacciò di buttarsi dalla cascata.

 

Pranziamo in un luogo a dir poco insolito: una grande serra di pomodori con alveari annessi, molto particolare!

Qui riceviamo anche una breve presentazione in inglese, che Matteo non manca di tradurre in italiano per chi fra noi non mastica tanto l’inglese.

La giornata si conclude in bellezza con un’escursione a KERID CRATER, un piccolo cratere vulcanico con in fondo un laghetto. Questo luogo è un tripudio di colori: il verde e il turchese del lago sono circondati dal rosso delle rocce vulcaniche. Ceniamo e pernottiamo nella cittadina di SELLFOSS, dove, durante una passeggiata serale, visitiamo un negozio di capi in lana. Qui abbiamo l’occasione di osservare in diretta le signore che producono i capi in vendita, mentre chiacchierano amabilmente tra loro.

 

Giorno 4

Visita alla Cascata di Skogafoss

Ripartiamo verso est e come prima tappa visitiamo la cascata SELJALANDSFOSS con un salto di ben 60 metri. Percorriamo il sentiero impervio che dai lati permette di arrivare dietro alla cascata per un’osservazione alquanto “bagnata”, sembra di essere dentro alla cascata. 😂 A qualche centinaio di metri di distanza entriamo in uno stretto canyon nel quale precipita la cascata “segreta” GLJUFRAFOSS, in un turbinio di vento e goccioline d’acqua. Proseguiamo verso est e troviamo la cascata SKOGAFOSS, con un imponente salto di 62 metri. Alla sua base c’è un bellissimo arcobaleno! 🌈 Poi saliamo lungo il ripido pendio fino alla cima della cascata e seguiamo sul pianoro il percorso del fiume, da dove parte un sentiero di trekking molto famoso che conduce alla “Terra degli Dei”.

La prossima tappa è la SPIAGGIA NERA di REYNISFJARA, delimitata da un incredibile gruppo di colonne basaltiche che ricordano l’organo di una chiesa. In lontananza si vedono diversi faraglioni, tra cui uno attraversato da un magnifico arco e i tre faraglioni di REYNISDRANGROOR. Questi ultimi sono i protagonisti di una leggenda: le tre rocce sarebbero infatti i tre alberi di una nave che alcuni Troll stavano cercando di rubare. I troll però vennero sorpresi dai raggi del sole e la nave si trasformò in pietra.
Sempre qui, sulle vicine scogliere riusciamo a vedere le tenerissime PULCINELLE di MARE, che qui nidificano e si accoppiano per la vita. Il tutto è molto suggestivo. Facciamo una pausa per goderci la spiaggia, poi rientriamo.

La cena stasera è a base di “VOLCANO SOUP”, cioè la zuppa di vulcano: una deliziosa zuppa di carne di un bell’arancione, servita dentro una scodella fatta con il pane nero. Passiamo la notte nella cittadina di VIK, dove facciamo una passeggiatina serale verso la spiaggia nera con vista sui faraglioni e foto alla statua rivolta al mare. In Islanda d’estate non fa mai buio, quindi si possono fare foto a ogni ora del giorno e della notte! 😉

Giorno 5

Visita alla Spiaggia di Diamanti

Giornata dedicata al ghiaccio! Visitiamo il parco VATNAJOKULL e il ghiacciaio SKAFTAFELL e, dopo un trekking di circa 2 ore, ci avviciniamo alle sue lingue di ghiaccio. Dopo pranzo visitiamo il lago glaciale JOKURSARLON, dove galleggiano gli iceberg, che quando si capovolgono appaiono di uno straordinario azzurro. Nel lago nuotano molte foche, sono bellissime. Nonostante oggi piova, non fa così freddo come mi aspettavo.

Poi ci spostiamo a DIAMOND BEACH, una spiaggia di sabbia completamente nera costellata da frammenti di ghiaccio di tante forme e dimensioni, che brillano come diamanti. Ripartiamo tra paesaggi lunari, antiche colate laviche e con un breve trekking raggiungiamo la scenografica cascata SVARTIFOSS, circondata da un anfiteatro di colonne esagonali di basalto. Anche stasera pernottiamo a Vik.

Giorno 6

Il Canyon Studlagill

Oggi partiamo con il sole, in Islanda il tempo è così: imprevedibile! Facciamo una sosta per ammirare dall’alto la costa frastagliata e bellissima, poi iniziamo l’escursione lungo lo spettacolare canyon STUDLAGILL, circondato da colonne di basalto.

Al ritorno ci rechiamo alla cascata DETTIFOSS, impressionante, una vera forza della natura. Qui sono state girate le prime scene di PROMETHEUS. A fine giornata ceniamo e pernottiamo lungo la strada, vicino al lago dei moscerini a SKUTUSTADIR.

Giorno 7

Cascata Godafoss

Facciamo una passeggiata per vedere i piccoli crateri nel parco di SKUTUSTADAGIGAR, immersi nel verde di bellissimi prati fioriti vicini al tranquillo laghetto di STAKHOLSTJORN. Il tempo è spettacolare, non sembra di stare in Islanda. Proseguiamo per la vicina zona vulcanica di NAMAFJALL, vicino al vulcano HVERFJFAL, dove ci scorrono davanti dei paesaggi alieni (forse Marte?). Poi visitiamo l’area geotermale di HVERIR con pozze di fango bollente e depositi di zolfo.

La tappa seguente è a HUSAVIK, piccola cittadina nella “Baia dei Tremori”. È considerata la capitale mondiale dell’osservazione dei cetacei. La sua baia ospita diverse specie di balene e megattere e assistiamo con emozione alle loro evoluzioni su un bellissimo veliero con motore elettrico. Terminiamo la giornata con la visita della spettacolare cascata GODAFOSS (cascata degli Dei), che ha una larghezza di 30 metri circa.
Passiamo la notte ad AKUREYRI, seconda area urbana del Paese, chiamata anche la città del sole a mezzanotte e importante porto e centro di pesca.

Giorno 8

Casette di torba a Gamblaer

Partenza per rientrare a Reykjavik, ci fermiamo a GLAMBAER e visitiamo un’antica fattoria abitata fino al 1930 e donata poi al governo, che ne ha fatto un MUSEO DI CULTURA POPOLARE. Si tratta di 12 casette in mattoni di torba, seminterrate e collegate da un corridoio interno di 20 metri. La fattoria fu abitata da 25 persone circa e la parte più antica, la cucina, risale al 1750. Arriviamo in centro nel pomeriggio, in un hotel che sembra un museo una struttura storica ricca di arte (sembra un museo…). Restituiamo le auto e salutiamo Matteo. Passiamo la serata in centro e ceniamo al porto vecchio.

Giorno 9

Museo Fallologico Islandese

Oggi a Reykjavik ci immergiamo nell’arte e nella cultura islandese. Iniziamo con una passeggiata in centro città, dove ammiriamo le particolari casette colorate ricoperte di lamiere. Da qui ci spostiamo verso TJORNIN – il lago di Reykjavik, e poi andiamo al Museo Fallologico, un museo decisamente insolito, dove si trova una collezione di oltre 200 falli di ogni genere e dimensione.
Proseguiamo verso il SUN VOJAGER, una scultura in acciaio raffigurante una barca vichinga stilizzata, molto particolare. A un certo punto ci viene voglia di provare l’esperienza FLY OVER ICELAND, una via di mezzo tra andare al cinema e sulle montagne russe: finiamo sospesi per aria davanti a uno schermo sferico gigantesco che ci porta “in volo” sui luoghi più belli dell’Islanda. Non mancano gli effetti in 4D, con pioggia, vento e profumi!
Dopo quest’avventura, ci rechiamo all’HARPA CONCERT HALL (centro della cultura e dei congressi) e dopo pranzo c’è l’imbarazzo della scelta: siamo indecisi se visitare un’attrazione sulle aurore boreali, andare al museo marino o recarci a PERLAN, un edificio moderno da cui si gode un’ottima vista della città.

Passiamo la serata a un pub gastronomico, dove incontriamo una ragazza italiana che ci lavora lì e ci racconta le sue esperienze in Islanda, è stato davvero interessante!

Giorno 10

La Cattedrale di Reykjavik: Hallgrimskirkja

Facciamo l’ultima colazione islandese nella piazzetta e visitiamo HALLGRIMSKIRKJA, la cattedrale principale della città, famosa per la sua facciata in stile nazionale “basaltico” islandese. Saliamo pure sul campanile, dal quale ammiriamo tutta la città. Concludiamo con una passeggiata alla ricerca della Cattedrale di Cristo Re, che si trova lì vicino; infine alle 15:00 ci rechiamo in aeroporto, passando per l’ultima volta tra i campi di lava alla cui vista ci eravamo tanto abituati nei giorni scorso. Ci mancherai, Islanda!

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